Era estate inoltrata e la voglia di uscire e divertirsi era
tanta. Faceva caldo ed i locali sul lungomare erano quasi tutti sold out, soprattutto nel week and. Le
nuove discoteche all’aperto erano la massima attrazione. Le mie amiche, Marta
in testa, facevano a gara per farmi distrarre.
Organizzavano serate a tema, tipo parrucca party, piuttosto che notte bianca e via discorrendo.
Volevo cercare di non pensare, evadere dalla quotidianità e così quasi sempre
accettavo volentieri.
“Pronto Laura, ciao, senti, per sabato stiamo organizzando serata
danzante al Lido Beach, ti va di venire? Ci sono le prevendite, così prendiamo
i biglietti da Luca.”
Era Marta che, come sempre, stava organizzando qualcosa di carino
per invogliarmi ad uscire.
“Certo, perché no?” Rispondo, “sì... dai, ho proprio voglia di
ballare e non pensare a niente. Chi esce con noi?”
“Boh... le solite,” fa lei. “Tu, io, Dani, Stefi, Mary. Basta,
perché altrimenti dobbiamo prendere due macchine.”
“Senti Marta, facciamo così. Ho voglia di guidare quindi prendo
la mia auto... lo sai come sono in questo periodo. Magari usciamo prima,
mangiamo una pizza, prendiamo qualcosa
da bere da qualche parte e poi si va. Che dici?”
“Diciamo che a grandi linee va tutto ok. Ci sentiamo venerdì per
la conferma definitiva. Intanto io penso ai biglietti. Baci baci.”
Sabato ero super euforica. Mi andava davvero di uscire e
distrarmi un po’. Anche se avevo il pallino fisso di Marco. Erano due mesi che
non lo sentivo e non lo vedevo. Ogni volta che pensavo a lui, mi veniva il
panico. Ormai il suo ricordo m’ispirava terrore, ma allo stesso tempo mi
chiedevo se stesse bene. Mi mancava tanto in quei pochi momenti di follia
personale, e sapevo bene che non era la cosa giusta da pensare.
Brano tratto da “Bordeline: quando una donna ama” di Antonella
Contu
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